Lo Juventus Stadium, noto anche come il J-Stadium o più semplicemente lo Stadium, è un impianto calcistico di Torino, situato nei quartieri Vallette e Lucento in prossimità dell’area Continassa, nella V circoscrizione nell’area nord-occidentale della città. Di proprietà della società calcistica Juventus Football Club, è sede degli incontri interni della sua prima squadra dalla stagione 2011-2012. Sesto stadio italiano per capienza con 41 507 spettatori, nonché il primo del Piemonte, sorge sulla stessa area del preesistente e demolito Delle Alpi, di cui riutilizza parte delle strutture.
Prima struttura calcistica italiana priva di barriere architettoniche nonché primo impianto ecocompatibile al mondo,è uno dei quattro stadi italiani (assieme all’Olimpico di Roma, al Giuseppe Meazza di Milano e all’Olimpico Grande Torino di Torino) a rientrare nella categoria 4 UEFA — quella con maggior livello tecnico —, nonché uno dei due impianti moderni di proprietà di un club (assieme al Friuli di Udine) in cui vengono svolti regolarmente gli incontri del campionato di Serie A.
Ritenuto tra gli impianti più avanzati a livello mondiale, oltre che uno dei simboli architettonici della Torino contemporanea nonché tra i maggiori poli di attrazione turistica della città, lo Juventus Stadium è stato premiato con lo Stadium Innovation Trophy al Global Sports Forum 2012 quale scenario sportivo più innovativo d’Europa; la sua cerimonia d’inaugurazione, avvenuta l’8 settembre 2011, ha vinto il premio come miglior evento celebrativo in Italia ai Best Event Awards Italia.
Dal 1º luglio 2017, a seguito della cessione dei diritti di naming ad Allianz, assumerà la denominazione commerciale di Allianz Stadium.
Cenni storici
Antefatti
Il 18 giugno 2002 la Juventus firma un accordo con la municipalità torinese, che consegna alla società bianconera il diritto di superficie sull’area del Delle Alpi per i successivi 99 anni; il patto, oltre alla futura costruzione di un nuovo stadio, prefigura una vera e propria “cittadella bianconera” nella zona della Continassa, con museo, centro medico e sede societaria. L’allora amministratore delegato del club, Antonio Giraudo, affida il progetto all’architetto Gino Zavanella: il progetto iniziale già prevede caratteristiche che saranno proprie della versione finale, quali il dimezzamento della sovradimensionata capienza del Delle Alpi e l’eliminazione della pista di atletica.Le radici dello Stadium affondano a metà degli anni 1990, quando la Juventus inizia a coltivare l’idea di costruire uno stadio di proprietà. In quel periodo la squadra bianconera gioca le sue partite casalinghe, condividendolo coi concittadini del Torino, allo stadio delle Alpi, un impianto di proprietà comunale e all’epoca di recente costruzione (inaugurato in occasione del campionato del mondo 1990), ma tuttavia già afflitto da molti problemi come gli alti costi di manutenzione, l’eccessiva lontananza del pubblico dal campo a causa della presenza di un’inutilizzata pista di atletica leggera, il pessimo comfort sugli spalti e altre carenze strutturali.Tutte queste incognite si traducono in uno stadio raramente pieno,tanto che in quegli stessi anni il club piemontese sceglie di giocare lontano da Torino alcune sue gare interne — tra cui le finali di Coppa UEFA 1994-1995 (Milano), Supercoppa UEFA 1996 (Palermo) e Coppa Intertoto 1999 (Cesena).
Progetto e realizzazione
Lo Juventus Stadium, capace di ospitare circa 41 500 spettatori, è stato progettato seguendo i massimi standard di sicurezza. L’accesso, privo di barriere architettoniche, avviene da quattro ingressi posti sugli angoli, con ampie rampe che seguono il profilo delle collinette verdi sulle quali sorge l’impianto e portano a un anello che circoscrive lo stadio. L’anello è un luogo sicuro, dove possono essere controllati i titoli d’ingresso e dove possono sostare i mezzi di servizio e di soccorso. Le panchine sono posizionate in prima fila all’interno della tribuna, come è solito negli stadi inglesi.Alle gradinate e alle tribune — che sono poste a 7,5 metri di distanza dal terreno di gioco— si accede da 16 passerelle distribuite nei diversi settori dell’impianto. In caso di emergenza, l’evacuazione dell’impianto può essere conclusa in meno di quattro minuti.
Al di sotto delle gradinate sono state realizzate le aree di servizio allo stadio e alla squadra. Nella parte superiore, con un profilo di grande leggerezza ed essenzialità sorge lo stadio, con le gradinate e i palchi: il tutto è inserito in un unico profilo a semicerchio e senza elementi che si distaccano dalla linea di continuità.
Inoltre lo stadio ingloba una vasta area, costituita da 4 000 posti auto, otto ristoranti e 20 bar. All’interno ci sono anche tre spogliatoi, un museo dedicato alla storia della Juventus, palchi VIP disegnati da Pininfarina Extra e affacciati direttamente sul prato, 34 000 m² di aree commerciali e 30 000 m² di aree verdi e piazze. La struttura esterna dello stadio è composta da 7 000 pannelli compositi in alluminio colorati in varie sfumature di grigio e bianco, oscillanti e riflettenti, i quali, secondo il designer Fabrizio Giugiaro che ha curato il design degli esterni, danno l’effetto di una «bandiera in movimento». Un lungo fregio tricolore cinge l’intera struttura, intervallato in vari punti da tre stelle gialle, che richiamano quelle presenti all’interno dello stadio nelle curve.
La copertura sospesa degli spalti, realizzata in PVC, è sorretta da un sistema di stralli ancorati a due grandi piloni di 86 metri di altezza che richiamano la vecchia struttura del Delle Alpi. Studiata nella galleria del vento, la copertura è stata realizzata ispirandosi al profilo delle ali degli aerei: una struttura di grande leggerezza, realizzata in una membrana in parte trasparente e in parte bianca, per permettere una visione ottimale del campo, sia diurna sia notturna, e in grado di garantire il passaggio della luce tramite i lucernari, in maniera tale che sia sufficiente per la crescita dell’erba del campo.
Il risultato architettonico finale è quello di un cosiddetto stadio all’inglese, ovvero un impianto comodo, moderno ed economico. Il pubblico è molto vicino al campo, e la visuale della partita risulta ottimale da ogni punto delle tribune, creando un’atmosfera di forte impatto tra i tifosi.
Lo Juventus Stadium è il primo impianto calcistico italiano privo di barriere architettoniche, il primo in cui le panchine sono inserite nelle tribune, il primo per estensione complessiva nel Paese. L’impianto è anche il primo stadio eco-compatibile del mondo, dove tutto il materiale frutto della demolizione del Delle Alpi è stato separato per tipologia, riciclato totalmente e riutilizzato, in parte, nel nuovo cantiere con un risparmio globale di circa 2,3 milioni di euro.
Inaugurazione
La cerimonia d’inaugurazione, presentata da Linus e con Cristina Chiabotto quale madrina, ha ripercorso l’intera storia della Juventus, e ha visto protagonisti alcuni dei più famosi calciatori legati alla squadra. Lo stadio è stato poi ufficialmente inaugurato dal presidente della squadra, Andrea Agnelli, e dal sindaco di Torino, Piero Fassino. Giampiero Boniperti e Alessandro Del Piero, uniti al centro del campo, hanno suggellato l’evento, al fianco della storica panchina sulla quale, nel 1897, alcuni studenti liceali fondarono il club bianconero. C’è stato anche un ricordo per i due fratelli Agnelli, Gianni e Umberto, per Gaetano Scirea e per le vittime della strage dell’Heysel. È seguita poi l’amichevole contro i Magpies, terminata 1-1, con Luca Toni che ha siglato il primo gol nel nuovo impianto.Lo Juventus Stadium è stato inaugurato l’8 settembre 2011 in concomitanza con i festeggiamenti per il 150º anniversario dell’Unità d’Italia, con una cerimonia curata dalla K-events di Marco Balich, che ha visto il culmine in un’amichevole contro il Notts County, il club professionistico più antico al mondo, da cui nel 1903 la Juventus trasse ispirazione per i suoi colori bianconeri. L’evento, seguito da Juventus Channel, Sky Sport e Cielo, è stato diffuso anche in streaming sul sito web e sul canale YouTube della Juventus.